Autore: Pierluigi Lucadei
Il grigio Cristiano, novantadue anni compiuti, filava a velocità media con la sua Bianchi riverniciata di fresco su una via Malta priva di verde. Andava dritto verso il terzo campari della giornata, non l'ultimo. Se era spento nello sguardo era per via di un presentimento che l'accompagnava sin dal risveglio. Avrebbe incontrato il suo peggior nemico, Guizzetto, che trent'anni prima, a Rebibbia, in una notte di guerre intestine assunte a mito da tutti i galeotti a venire, aveva tagliato il dito indice della mano destra di Cristiano. L'avrebbe incontrato, se lo sentiva. E ci sarebbero stati guai.
Seguendo il suggerimento di sua moglie, aveva iniziato a pensare che bere un campari dopo l'altro, alla sua età, potesse non essere prudente. In mattinate di brutti presentimenti, però, il buon senso poteva essere messo da parte, e con esso le prediche di Mara. Il pensiero di Guizzetto l'aveva gettato nell'angoscia, gli aveva reso torbido il suo volto allo specchio e nero ogni proposito di astinenza. Riviveva quella notte a Rebibbia, ogni dettaglio perfettamente intatto nella memoria. Stava sviluppando una discreta demenza, non ricordava mai in che mese dell'anno né, tanto meno, in che giorno fossimo, si perdeva sempre più spesso per la città, nonostante il suo percorso in bici fosse sempre lo stesso, casa-bar e bar-casa. Era diventato bisnonno da qualche mese, ma il nome del bimbo non voleva saperne di entrargli in testa. Usciva di casa e lasciava il portone aperto. All'edicola, al bar, dal tabacchino, quando pagava il giornale, gli alcolici, le sigarette, tirava fuori pochi centesimi e faceva per andarsene. Otto giorni su dieci non afferrava più il valore del denaro.
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Pierluigi Lucadei è nato a San Benedetto del Tronto nel 1976. Nel 2014 ha pubblicato “Ascolti d’autore – La narrativa contemporanea e la musica” (Galaad). Collabora con Il Mucchio e con minima&moralia. E’ caporedattore del quotidiano online www.ilmascalzone.it