Autore: Ragazzi Anffas
L’unico contatto che Nabil Karim Amundsen poteva vantare con il freddo era la multinazionale del gelato che aveva fondato, la PôleNordGlace INC.
Sulla scrivania del suo ufficio c’era l’elmo vichingo dalle dritte corna di antilope che Erik il Rosso portò dall’Africa fino al Polo Nord e che gli ispirarono l’invenzione del cono (e agli abitanti del villaggio chiacchiere infinite sui viaggi troppo lunghi del prode e gli inverni troppo freddi vissuti dalla moglie).
Il busto in marmo del bisnonno, Roald Amundsen, l’esploratore che aveva viaggiato fino al Polo Nord, continuava a fissarlo chiamandolo all’avventura.
Presto il suo segretario sarebbe arrivato per gli ultimi dettagli sull’impresa.
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Ragazzi Anffas. Tra i tanti laboratori attivati presso la struttura “La Piazzetta”, da diversi anni sede del progetto denominato “Verso l’Autonomia: dalla riabilitazione all’abilitazione”, spicca quello di scrittura creativa, particolarmente apprezzato e partecipato da “consumati artisti”, quali Mila, Fiorella, Federica, Meri, Giovanna, Guglielmo e Antonio, supportati dall’educatore Gianfranco. Partendo da un vero e proprio brainstorming attorno alle parole Viaggio e Gelato, le diverse e più folli idee emerse sono state trasformate in un canovaccio dal quale, incontro dopo incontro, stabilite e seguite alcune piccole regole (chi fa cosa?, dove?, come?, quando? e perché?) hanno preso forma personaggi e situazioni protagonisti del breve racconto intitolato “Un gelato al Polo Nord”.